
Santa Messa da Tindari in onda su RaiUno
Domenica 26 Maggio 2019 è andata in onda su RaiUno la Santa Messa dal Santuario di Tindari.
Le guide turistiche sono una ben strana razza, poichè si trovano spesso dove non dovrebbero, in luoghi talvolta affollatissimi, lontani dalle mete più consuete. Capita così di mischiarsi ai tecnici di ripresa di una troupe televisiva fra riflettori, metri di cavi e telecamere.
Il Santuario dedicato alla Madonna Nera di Tindari si erge sulla parte più alta dell’omonimo colle, là dove si era sviluppata l’acropoli dell’antica colonia greca. La leggenda narra che la statua lignea raffigurante la Vergine e il Bambino arrivasse quasi per caso nel IX secolo sulla spiaggia sottostante durante la sua fuga dalle persecuzioni iconoclaste dell’imperatore Isaurico II di Bisanzio. Da allora il culto della Madonna Nera di Tindari si è sviluppato progressivamente. Dalla prima chiesa, purtroppo andata distrutta nell’assalto del pirata algerino Ariadeno Barbarossa, ne nacque una seconda e poi una terza, quella che oggi è Basilica Minore.
Lo sfarzo e la ricchezza della decorazione musiva, l’imponenza della struttura, il rosa dei preziosi marmi del Portogallo, lo stile eclettico del Santuario sono stati valorizzati domenica 26 Maggio durante la trasmissione della Santa Messa su RaiUno.
I preparativi al Santuario di Tindari
Il giovedì precedente il primo camion della TV di Stato raggiungeva la piazza antistante e il belvedere, dal quale è possibile ammirare la suggestiva riserva naturale orientata dei laghetti di Marinello. Mentre le placide acque salmastre di questi piccoli bacini naturali brillavano al sole, nel convento delle Sorelle Speranzine della Madonna del Tindari, attiguo alla Basilica, si preparavano i paramenti per la celebrazione domenicale.
Sabato, a sole 24 ore dalla trasmissione in diretta, la stessa piazza era ingombra di tre camion RAI. Da essi sarebbero usciti centinaia di metri di cavi, telecamere e apparecchiature televisive che i Tindaridani guardavano con curiosità e sospetto.
All’interno del Santuario della Madonna Nera
Lo spettacolo che si apriva agli occhi del visitatore casualmente venuto a Tindari era elettrizzante. All’interno del Santuario la troupe televisiva montava alacremente i praticabili sui quali collocare le telecamere. Corpi illuminanti venivano sistemati sotto ogni pannello musivo delle navate laterali inquadrando così ogni singola scena dei misteri del Rosario che decorano le pareti.
L’operatore alla steady-cam provava le inquadrature alle spalle dell’imponente baldacchino sul quale si trova il simulacro della Madonna Nera. Nel frattempo potenti riflettori illuminavano la navata centrale.
Era poi il momento del jib, braccio manovrato a terra dall’operatore mediante il quale la telecamera poteva compiere movimenti compositi e panoramiche. Una decina di tecnici srotolavano metri e metri di cavi che venivano posizionati e collegati a grandi prese.
I sacerdoti del Santuario facevano capolino di tanto in tanto, quasi sgomenti per l’intrusione in quel luogo sacro. I custodi osservavano con curiosità l’alacre andirivieni.
La guida turistica, suo malgrado trovandosi in chiesa, guardava affascinata, ricordando gli anni di studio. Così ritornava fortemente la sua passione per la comunicazione applicata alle arti visive.
Da oggi, grazie alla trasmissione della Santa Messa in TV, le bellezze archeologiche, naturalistiche e architettoniche di Tindari saranno più conosciute ed apprezzate.
Caterina de Simone