Ossa di morto: la tradizione del 2 novembre
2 NOVEMBRE: LA TRADIZIONE DELLE OSSA DI MORTO
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
La Sicilia conferma la sua tradizione delle ossa di morto per la commemorazione dei defunti che, secondo calendario, si celebra il 2 Novembre.
La “Festa dei Morti” risale al X secolo e continua ad essere molto sentita. Inoltre, lega in modo quasi inscindibile le generazioni passate a quelle di oggi. Ricordando i loro cari scomparsi, i bambini imparano a rispettarne la memoria ed allo stesso tempo a non aver paura della morte. Così, troveranno sotto il letto o in un angolo un po’ nascosto della casa un regalo, un giocattolo o dei dolcetti, che i defunti avranno loro lasciato durante la notte di Ognissanti fra l’1 e il 2 di Novembre.
Se la frutta di martorana o i pupi di zucchero fanno bella mostra nelle pasticcerie siciliane durante tutto l’anno, le ossa di morto compaiono nelle colorate vetrine solo in prossimità di Novembre. Si tratta di particolari biscotti che hanno la bizzarra forma di un osso e che assumono anche altri nomi a seconda della località in cui vengono preparati. Quindi si possono chiamare mustazzoli o scardellini o ancora paste di garofano.
Ingredienti e preparazione
Le ossa di morto sono croccanti a base di: zucchero e farina aromatizzati alla cannella ed ai chiodi di garofano.
Essi sono composti da due parti di consistenza e colore diverso. La parte inferiore è più scura e dura, mentre quella superiore è bianca e friabile. Nella loro semplicità richiedono una mano esperta ed una certa destrezza nel prepararli, perché frutto di un lungo e delicato processo di essiccamento degli ingredienti. In questo modo, la parte esterna si asciuga mantenendo la friabilità e il colore bianco, mentre l’interno colerà formando la base più scura e più croccante da mordere e rosicchiare.
Caterina De Simone