
Isabella Conti Eller Vainicher
Isabella Conti Eller Vainicher, una donna che riceve dal presidente della Repubblica nel 1967 la medaglia d’argento per i meriti nella scuola e cultura, mentre nel 1984 viene insignita della medaglia d’oro alla memoria. Diversi gli aspetti che la contraddistinguono. Amore per le Eolie ed i bambini eoliani, come anche passione per il patrimonio culturale. Ma soprattutto la sua personalità e la motivazione sono la chiave di lettura.
Nel 1947 fonda la prima pro loco delle Eolie. Negli anni ’50 apre al Castello di Lipari un ostello della gioventù. Ha gettato le basi per il turismo a Vulcano. L’isola era ancora poco nota, qui i turisti incuriositi giunsero dopo l’uscita del film Vulcano con Anna Magnani.
La Preside Isabella Conti Eller Vainicher
Sposa di Riccardo Conti e madre di 4 figli, sollecita la costruzione dell’edificio scolastico. Isabella prese a cuore la cultura dei bambini dell’arcipelago.
Nata a Napoli nel 1906, dopo i suoi studi alla Facoltà di Scienze Naturali, nel 1929, giunse a Vulcano per una ricerca scientifica. Qui crea la prima scuola sussidiaria. Ha reso possibile che i bambini studiassero nel posto dove vivevano. Successivamente, grazie alla sua determinazione, a Lipari nel ’43, vennero istituiti la Scuola Media e l’Istituto Tecnico Commerciale. Così, nell’ottobre 1943 riceve l’incarico dal Governatore inglese delle Isole Eolie alla Direzione delle Scuole dell’Arcipelago. Nel ’46 viene fondata la sezione staccata dell’Istituto Jaci di Messina, di cui Isabella è Preside per 12 anni.
L’Antiquarium eoliano
Inoltre, si occupa anche dell’aspetto archeologico delle Eolie. Accanto alla scuola crea l’Antiquarium per conservare i reperti archeologici. Fu infatti un’attiva sostenitrice di questa iniziativa come dimostra uno scambio epistolare con l’importante archeologo Luigi Bernabò Brea, allora Soprintendente all’Antichità di Siracusa.

Foto nell’albergo Il Giardino sul mare, aperto a Lipari nel 1971 da Isabella Conti
Nel dopoguerra, Isabella Conti si impegnò nel salvaguardare il patrimonio archeologico eoliano collaborando alla creazione del nucleo iniziale del Museo Archeologico Eoliano in alcuni spazi della scuola media con l’incarico di custodire il materiale esposto.
Giova ricordare una frase di Isabella in una lettera all’Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione nel 1950:
vado preoccupandomi della rinascita morale di questo ridente arcipelago.
Brigida Carrubba