Le Eolie, “isole dalla bellezza colta”
L’arcipelago delle Eolie ha affascinato, affascina e sempre affascinerà viaggiatori di tutte le provenienze ed estrazioni.
Uno fra tutti Giuseppe Sinopoli, uomo colto e multiforme che, dopo la laurea in Medicina, aveva seguito la passione per la musica diventando grande direttore d’orchestra e compositore. Fra i suoi molteplici interessi spiccavano, inoltre, l’archeologia e la passione per l’antichità. Così, la breve vacanza trascorsa a Lipari diventò per lui il pretesto per iniziare la ricerca del luogo più idoneo dove farsi costruire una casa intesa come personale buen retiro.
La ricchezza delle collezioni esposte al Museo Archeologico di Lipari, la storia millenaria e l’attrattiva naturalistica di Lipàra/Meligunis esercitavano, infatti, su di lui un fascino irresistibile. Fu così che il grande musicista – archeologo definì le Eolie “Isole dalla bellezza colta” e le elesse a personale luogo dell’anima.
La casa
A quasi vent’anni dalla sua scomparsa la villa immersa fra gli uliveti, situata nel pianoro del Cappero, è testimone del grande amore di Sinopoli nei confronti dell’isola. Fino al punto che lui stesso la chiama Casa Aristaios. Il nome ricorda il re pastore che, stanziatosi a Lipari, avrebbe lì introdotto la coltivazione di olivi e viti.
Durante i ripetuti soggiorni “liparoti”, da appassionato cultore del mito e della grecità che permea i luoghi, il musicista scriveva traendo ispirazione dai luoghi e dal passato millenario.
I suoi racconti
Tra i suoi scritti si annoverano tre racconti raccolti in un volumetto. Non a caso è intitolato I racconti dell’isola.
In queste pagine si ritrova il legame forte con la maggiore delle sette sorelle.
Esperienze sensoriali si intrecciano alla presenza delle divinità simbolo del territorio quali Artemide, Efesto, Afrodite e persino di Odisseo, eroe greco per eccellenza, che sceglie di approdare sulle coste di Lipari per morire in dolcezza sulla bianca spiaggia delle cave di pomice.
In una quarantina di pagine Sinopoli lascia ai posteri il suo atto d’amore nei confronti dell’isola. Celebra così la bellezza e la ricchezza di queste terre. Qui i quattro elementi primordiali, aria, acqua, fuoco e terra si combinano felicemente con storia e civiltà antiche.
Caterina De Simone